Il progetto Vagabondi Efficaci: seminare cultura per crescere insieme

Il progetto, selezionato da “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, risponde ai fenomeni di dispersione scolastica ed esclusione sociale.

Sono state realizzate attività che garantiranno l’accesso alla cultura da parte dei giovani provenienti da aree toscane significative per condizioni di disagio socio- economico o ubicazione in zone rurali a bassa densità di servizi. E’ stato fondamentale potenziare la relazione tra scuole, istituzioni culturali, associazioni e enti territoriali per la creazione di presidi educativi duraturi e sostenibili.

La cultura è protagonista e volano di una crescita equilibrata che assicuri coesione, senso di comunità, rispetto degli spazi comuni e innesti processi di protagonismo civico.

Sono state coinvolte famiglie in situazioni di marginalità e disagio sociale, minori stranieri non accompagnati, studenti drop-out, alunni con disabilità certificata, alunni BES e alunni stranieri neo-arrivati. Studenti iscritti alle classi a maggior rischio, in ritardo scolastico, studenti di istituzioni scolastiche con alto livello di dispersione scolastica o in di plessi scolastici ubicati in aree rurali o in periferie urbane, ma anche dirigenti e docenti, funzionari comunali, operatori culturali e assistenti sociali e altri stakeholder locali attraverso le attività di co-progettazione e misure di accompagnamento.

Vagabondi efficaci ha preso forma e ha costruito il partenariato sull’idea che la dispersione scolastica, come la povertà educativa, mettono in gioco attori differenti. Per questo si è definito un partenariato in grado di fare collaborare tra loro scuole (oltre 19 istituti scolastici), privato sociale e istituzioni che già avevano praticato esperienze e interventi positivi in tale ambito, valorizzando tali esperienze in una nuova collaborazione con soggetti del mondo della cultura e dell’arte per innovare linguaggi, strumenti e proposte operative, renderle più attraenti per gli alunni/studenti più fragili.

I 47 partner tra scuole, associazioni, comuni e enti culturali, hanno lavorato in diverse periferie della Regione, caratterizzate da forte presenza migratoria, alta rarefazione di servizi e con elevate criticità di natura socio-economica. Il progetto si è prosto come una riorganizzazione del sistema educativo che parte dalle scuole, passando da quei luoghi indispensabili per la vita sociale e cognitiva degli adolescenti, come gli spazi comuni, i musei e i luoghi della cultura.